Ben ritrovati, amici di Mastrilli!
Il vostro Massimo Lerose vi riapre le porte del blog dopo mesi di silenzio in cui la truppa ha lavorato alla postproduzione del nostro beneamato film. E lo faccio ora che abbiamo qualcosa di concreto in mano: il trailer di Mastrilli è on line!!!
Se per un lungometraggio ci sono varie lunghezze di trailer, comunque non superiori ai 3 minuti, per un cortometraggio come Mastrilli, la cui durata non sveliamo per ovvie ragioni di Segreto di Stato, il trailer che il nostro regista Enrico Tribuzio ha preparato supera di poco il minuto.
La domanda nasce spontanea: può un video di circa un minuto incuriosire il pubblico ed esaltare nel contempo le qualità del girato e della storia? La risposta naturalmente me la dovete dare voi, lasciando un commento dopo che avrete visto il trailer. Per conto mio, posso dirvi che l’ho visto (come dice Enrico) in anteprima mondiale, adottando la tecnica che uso quando devo rileggere quello che scrivo (che sia un romanzo, una sceneggiatura o la lista della spesa): mi sono estraniato, dimenticando tutto quello che so, e ho immerso i miei sensi nella visione.
Risultato: se fossi uno spettatore disinteressato lo andrei a vedere; poche ma attraenti parole, immagini intriganti (e professionali, aggiungerei) e musica avvolgente. Tutto quello che chiedo quando vado a vedere un film al cinema, e in questi tempi bui pieni di Moccia e Mocciosi non è poco!
Guarda il trailer
martedì 26 agosto 2008
TRAILER: frammenti di un film in divenire
lunedì 12 maggio 2008
RITRATTI: Massimo Lerose, sceneggiatore, jolly.
Squillino i tamburi, rullino le trombe (o era il contrario?), dopo essersi fatto il mazzo a fare i ritratti di tutti è arrivato anche il suo turno. Sono Enrico e sto per raccontarvi l'elemento chiave che mancava nella nostra troupe (truppa).
Circa un anno fa Massimo venne a casa mia portandomi delle riprese disastrate fatte in fretta e furia per un cortometraggio chiedendomi di salvarlo dai marroni liquidi in cui stava per annegare. In parte lo feci, ma quello che è più importante è che nei due giorni in cui ho svolto il lavoro lo conobbi più a fondo. La scintilla è scoccata (professionalmente parlando) quando riconobbe, senza leggere il nome, la faccia dell'attore Telly Savalas su un dvd che avevo sulla scrivania. Da lì ho capito che quello che mancava a me e Massimiliano nei nostri corti era una persona che si intendesse di cinema in senso letterario. E, tra l'altro, in quei giorni, mentre discorrevamo sui bei tempi andati del cinema popolare italiano, è nata anche l'idea di C-Movie.
Da qui a “scritturarlo” per Mastrilli il passo è stato breve. Oltre al fine lavoro in fase di sceneggiatura, il nostro beniamino ci ha dato una mano incalcolabile sul set. In primis, essendo una persona diplomatica, era l'unico che potesse trattare con la gente che buttava giù le transenne quando giravamo a Terracina alta (qualsiasi altra persona al posto suo avrebbe usato il cric della macchina invece di parlare). Poi, poiché è una persona esperta di cinema, ci dava dei consigli preziosi sul set. Ed infine perché quando attacca a fare battute (data la sua anima da cabarettista) c'era da cappotarsi dalle risate.
Diciamo che con lui il nostro team di lavoro può considerarsi completo. E' una persona seria e scrupolosa ma soprattutto piena di idee. Sicuramente il nostro sodalizio si protrarrà per molto e molto tempo.
Tuttavia a me piace ricordarlo così:
mercoledì 30 aprile 2008
RITRATTI: Cesare De Prosperis, Attore
Massimo Lerose chiama pianeta blog!!! Chiamo a raccolta tutte le forze del bene perché il personaggio di cui mi accingo a fare il ritratto ha quel non so che di “mitico”.
Cesare De Prosperis è un personaggio tanto atipico nel panorama culturale pontino quanto classico: non fa l’attore di professione ma ha girato più film lui che noi giovani del set messi insieme; ha le classiche caratteristiche dell’attore cinematografico, cioè per niente teatrale, ma vero; è un caratterista che poteva figurare negli spaghetti western quanto nei peplum, con quella sua “faccia di roccia” segnata dal tempo e dall’esperienza.
Ama raccontare storie, le sue storie, farcite di quel novanta per cento di cruda realtà e quel dieci di fantasia, tipico degli aedi. Sul set la sua presenza è sempre coagulante; la sua risata ci ha seppellito più volte sotto i macigni del lavoro, facendo trapassare sempre quel raggio di sole che la vista offuscata dalla stanchezza tende a non vedere.
Se fosse ancora in vita il nostro caro Sergio Leone, gli darebbe un sigaro e griderebbe: “Azione!”
giovedì 17 aprile 2008
RITRATTI: Ivana Dei Giudici, Costumista
Oggi il vostro Massimo Lerose vi presenta un ritratto insolito, quello della nostra costumista.
Vado subito a spiegare la parola “insolito” che potrebbe fuorviare qualcuno; in questo caso è usta in senso positivo, molto positivo.
Di solito il lavoro della Costumista viene fatto in fase di pre-produzione, soprattutto quando si tratta, come nel nostro caso, di un film “in costume”. La nostra Ivana ha sì preso le misure degli attori e confezionato degli splendidi costumi d’epoca, ma ha fatto a mio parere molto di più: è stata presente sul set a tempo pieno, non solo prodigandosi ad aiutare gli attori a vestire i panni non proprio comodi dei rispettivi personaggi, ma anche facendo qualunque altro lavoretto saltasse fuori all’improvviso scombinando i piani perfezionisti della Produzione.
Non si è mai tirata indietro, neanche a notte fonda, quando il suo lavoro era bello e finito da un pezzo; ha fatto parte integrante della troupe non facendo mai mancare il supporto morale e quelle risate spontanee “esplosive” che ogni tanto riempivano i silenzi meditabondi del regista intento a cercare la giusta inquadratura.
lunedì 7 aprile 2008
RITRATTI: Raffaele D’Ausilio, Attore
Altro giro! Altra Corsa! E soprattutto…altro Attore.
Utilizzo la A maiuscola per presentarvi Raffaele D’Ausilio per le seguenti ragioni: Raffaele è giovanissimo ma è un vero attore, nel senso che (giustamente) ha studiato, ha dato a quella sua faccia da ragazzo bello e maledetto gli strumenti giusti per non passare alla storia come un qualunque tronista (perdonate la parolaccia!), ma da attore, attore vero, che studia, soffre, lavora, suda.
Ho notato con piacere la dedizione con la quale si è calato nel difficile ruolo del co-protagonista, non mancando mai di suggerire spunti interessanti per il suo personaggio: tic, nevrosi, sguardi, movimenti.
Non si è sottratto al durissimo e lunghissimo lavoro, anzi, ha voluto rifare alcuni ciak che secondo lui poteva interpretare meglio, nonostante fosse notte inoltrata e si stesse lavorando da quasi 24 ore.
A mio modestissimo avviso, ed è un suggerimento che spero voglia accettare da uno che si sente un fratello maggiore, deve limare l’eccessivo manierismo che a volte trapela nelle sue battute, forse ancora troppo legate al teatro, ma ha tempo e modo per, non solo limare, ma anche piallare, segare e costruire una carriera da Attore, con la A maiuscola.
giovedì 3 aprile 2008
RITRATTI: Daniela Carfora, (Jolly)
Eccomi di nuovo. Il vostro Massimo Lerose non vi ha abbandonato e vi offre stavolta il ritratto di Daniela Carfora, Jolly.
“Nella vita bisogna saper fare tutto” diceva sempre mio nonno. Io ho imparato che su un set cinematografico bisogna saper fare anche di più.
In quest’ottica Daniela incarna la figura della formichina, laboriosa e silenziosa, che di divincola fra le tante cicale (me compreso), artisticamente rumorose, che popolano il set; la formichina fa tanti lavori: fotografa, filma, backsteggia, renderizza, incamera, trasporta, e chi più ne ha, più lei fa.
Daniela è stata una presenza fondamentale per la troupe anche da un punto di vista umano, il che non guasta minimamente, anzi; ha sempre avuto un sorriso per tutti nei momenti (molti) di difficoltà), lampi di raziocinio in quelli (moltissimi) di crisi psicosomatiche e parole giuste al momento giusto distribuite con punti di domanda dovuti alla timidezza, ma che a noi suonavano come importanti punti esclamativi di forte presenza.
Pronta a cogliere i veri momenti di backstage, cioè quelli della tregua mentis, del rancio, della quiete dopo (e prima) la tempesta, i visi e le emozioni più sincere.
mercoledì 26 marzo 2008
RITRATTI: Riccardo Carboni, (Tecnico del Suono)
Qui Massimo Lerose. A voi il ritratto di Riccardo Carboni.
In nessuna arte quanto nel cinema è vera la seguente affermazione: il lavoro di tutti è fondamentale. Se per il teatro è in parte vero, nel cinema è una sacrosanta verità. E se il pubblico è inevitabilmente attratto dagli attori, coloro che vedono sullo schermo, e solo i più attenti sono attratti dal regista e, in maniera minore, dagli sceneggiatori, cioè coloro che creano storie, personaggi e ambienti, quasi nessuno è interessato a chi lavora nell’ombra e, in questo caso, nel silenzio.
L’esempio di Riccardo, fonico e tecnico audio, è lampante: il pubblico è così abituato a sentir parlare gli attori, ad ascoltare i rumori di sottofondo, che si dimentica che dietro quel “miracolo” ci sia un deus ex machina; chi lavora sul set, o ha avuto la fortuna di farlo, sa che sotto quelle cuffie e quello sguardo perso nel vuoto alla ricerca della limpidezza dell’etere si nasconde un uomo paziente, attento, scrupoloso, vigile: così noi che abbiamo lavorato sul set di MASTRILLI abbiamo visto Riccardo, professionista integerrimo, timido già di suo, ma aiutato da un lavoro che, ovviamente, ti costringe nel silenzio.
E Riccardo non si è nemmeno risparmiato quando alcune scene non prevedevano il suono; si è messo a disposizione caricando e scaricando l’ormai famoso furgone di Massimiliano, montando e smontando il Louma, andando avanti e indietro instancabilmente, avvolto nei suoi silenzi e nei suoi sorrisi che ci hanno accompagnato in questa avventura.
giovedì 20 marzo 2008
RITRATTI: Rossella Caiani, Attrice
Sempre Massimo Lerose, sempre ritratti, stavolta Rossella Caiani: attrice.
Prima di questa esperienza lavorativa conoscevo solo di vista Rossella; l’ho vista recitare in diversi spettacoli teatrali e già allora spiccava per capacità interpretative e carisma.
Avendo avuto l’opportunità di conoscerla di persona, grazie ad un set cinematografico che comunque amplifica tempi e modi, ho scoperto una persona simpaticissima che quasi vuole far passare in secondo piano la prepotente bellezza di cui madre natura le ha fatto dono; la capisco, non perché io sia bello, ci mancherebbe, ma perché parlando seriamente con lei del difficile inserimento di una giovane ragazza nel mondo dello spettacolo, comprendo la palese voglia di sentirsi dire che si è “brava” e non “andiamo a letto così ti faccio fare il film”. Discorso troppo lungo da fare qui, comunque complimenti a Rossella che ha dimostrato a tutti di essere brava, simpatica e intelligente. Ha dato anche una mano alla troupe nei tanti momenti di difficoltà, abbassandosi a lavori di manovalanza che pochissime altre attrici avrebbero fatto: un punto in più a suo favore.
Il ruolo di Elisa lo ha dominato con istinto e studio, aiutata anche dalla complicità che la lega al compagno di lavoro Simone Lambertini, con il quale ha lavorato per moltissimo tempo a teatro.
Una piccola e solida base alle spalle e un lungo e, speriamo splendente, futuro davanti.
sabato 15 marzo 2008
Nuovo Articolo
Stiamo diventando famosi:
http://nuke.lungotevere.org/Default.aspx?tabid=732
P.S. Grazie a Alessio "figliodelcaos" Milone. Mi-ti-cooo.
P.P.S. Abbiamo superato le 1000 visite sul blog. Bella pe noi.
RITRATTI: Simone Lambertini, Attore
Ancora Massimo, ancora un ritratto, quello di Simone Lambertini, professione: attore.
Proprio stamattina stavo riguardando con un pizzico di commozione il primo spettacolo teatrale che facemmo insieme io e Simone nell’ormai lontano 2003. Simone ha sempre avuto una forte presenza scenica e un dono come quello di una bella voce. Caparbiamente ha poi studiato per affinare la tecnica attoriale, fino a diventare un bravissimo attor-giovine.
Il ruolo di Mastrilli è complesso, con molte sfumature che Simone è riuscito a cogliere in pieno, dando al personaggio non solo la sua faccia e la sua voce, ma anche un po’ della sua anima; i tempi di un set cinematografico, per quanto piccola possa essere la produzione, sono sempre troppo lunghi rispetto a quelli teatrali, ma Simone ha avuto una pazienza sconfinata, non lamentandosi e non facendo pesare alla troupe la sua attesa, anzi, si è rimboccato le maniche e ha dato tutte e due le mani per aiutare gli ingranaggi della difficile macchina lavorativa.
Ogni attore si porta dentro alcuni personaggi che lo hanno segnato di più e, per come lo ha intensamente interpretato, credo che Peppe Mastrilli rimarrà per molto tempo nel cuore di Simone, facendo rimbombare i passi pesanti sulla strada che, speriamo, lo porti al meritato successo.
lunedì 10 marzo 2008
RITRATTI: Massimiliano Lamante, Direttore della Fotografia
Ciao a tutti, sono sempre Massimo.
Il ritratto di oggi è quello di Massimiliano Lamante, Direttore della Fotografia, Operatore, Costruttore di marchingegni in primis, ma anche Elettricista, Tecnico Informatico e per giunta Camionista.
L’ho conosciuto solo domenica (primo giorno di riprese, ndr) e in una settimana l’ho visto fare praticamente di tutto: correre, accorrere, soccorrere, scorrere (lui e il suo carrello), percorrere (chilometri Fondi-Terracina-Fondi-Terracina-Fondi…….) e tutti i sinonimi possibili e immaginabili che finiscono con “farsi un cu*o così!” (anche se non fa proprio rima).
Scrupoloso, pragmatico, serio ma accondiscendente verso le tendenze ilari della troupe.
Una cosa che mi ha impressionato, e non è un termine che uso a sproposito, è stata la progettazione e la costruzione di un vero e proprio dolly; ingegnere amatoriale, ha dato il meglio di sé (anche grazie all’aiuto del papà, che noi tutti ringraziamo via etere) sia sulla carta che con i ferri del mestiere. Bravo, veramente…quando ho visto la videocamera alzarsi in cielo e scorrere contemporaneamente sul binario inquadrando Rossella che camminava sui sampietrini del centro storico ho gridato al miracolo (ricordando soprattutto che il budget del film è pari a 0)!
Il modo in cui ha illuminato le scene degli interni, servendosi delle candele, mi ha ricordato (con le dovute proporzioni, ovvio) la luce di Barry Lindon, e detto da uno che si è laureato con una tesi su Stanley Kubrick è tutto dire. Mi ha impressionato il suo pensare ad ogni dettaglio, dall’attenzione alla lunghezza delle candele che scemava man mano che le ore passavano all’astuta trovata per non far cadere la cera in ogni dove e insozzare luoghi non di nostra proprietà.
Massimiliano: la persona giusta al posto giusto.
sabato 8 marzo 2008
RITRATTI: Enrico Tribuzio, Regista
Salve a tutti, sono Massimo Lerose, biografo ufficiale del film MASTRILLI.
Inizio oggi la carrellata di ritratti dei vari personaggi che si sono avvicendati sul set del nostro cortometraggio; e con chi cominciare se non dal regista?
Enrico è giovane, giovanissimo se si pensa ai suoi 22 anni, ma sembra già un regista maturo. Sovrappone una spaventosa conoscenza tecnica, soprattutto per ciò che concerne le macchine moderne, ad una fanciullesca, e perciò redditizia, passione per il cinema di genere: western all’italiana su tutti, ma anche horror, splatter, b-movie anni’70 e chi più ne ha più ne metta.
Avevo già avuto modo di lavorare con lui, vedendolo all’opera in sala montaggio, dove tra l’altro mi salvò il c**o a più riprese (vento di me**a!!!); lì, nel buio afoso della sua cameretta nacque tra l’altro l’idea del film che stiamo scrivendo (C-MOVIE…coming soon!).
Vederlo sul set, però, è stata tutta un'altra esperienza; le buone impressioni che mi aveva fatto sono diventate ottime, sia da un punto di vista lavorativo (stacanovista e perfezionista come pochi), sia da quello umano (i viaggi in macchina con le canzoni giapponesi ti segnano!).
Fosse stato per lui, i meravigliosi story-board che lui stesso fa, gli avrebbe fatti a colori!
Altra capacità è quella di sapersi circondare delle persone giuste nei ruoli giusti: ha formato un cast e una crew di persone eccezionali ma soprattutto di bravi professionisti (parlerò singolarmente di ognuno di loro nei prossimi post).
Qualcosa naturalmente non è andato come voleva (piccolezze), ma si sa, così va la vita e, soprattutto, il cinema…ma sono sicuro che farà sapientemente tesoro dell’esperienza e saprà come comportarsi per il prossimo film.
venerdì 7 marzo 2008
mercoledì 5 marzo 2008
martedì 4 marzo 2008
Mastrilli Teaser Poster 1
Guardando le foto scattate in preda al panico alle 4.30 all'Antipapa a Fondi ne ho trovata una che mi piaceva abbastanza. Così prima di rientrare nel pieno ritmo del secondo semestre universitario, prima che subentrasse qualche complicazione, ho realizzato questo poster volante. Niente di eccezionale, ma rende bene l'idea dellìatmosfera che ci sarà.
I Pozzi…senza fondo
Massimo chiama pianeta terra(cina):
se qualcuno ha avuto l’impressione che venerdì notte alle 5 (sabato mattina presto per i lavoratori della malta) fosse finito tutto, almeno per quel che riguardava la parte strettamente SETttoriale, si sbaglia di grosso.
Sabato il cinema è continuato, in quel di Lenola, ma è continuato; gran parte della troupe è andata a pranzo insieme al Ristorante I Pozzi. Mai nome fu più azzeccato, in quanto i nostri stomaci hanno dato fondo ad un trasformismo degno di Mastella, reinventandosi recipienti per prelibatezze. Il simil-pranzo di nozze è finito alle 6 del pomeriggio (tranquilli ero sveglio sin dalle famosissime 8 e un quarto…telecom di me**a!!!), sotto la pioggia e in mezzo alla nebbia.
Per il resto, menzione speciale a Simone “Mastrilli” Lambertini e Marco Rinaldi per le velleitarie spinte alla mia Matiz che era morta proprio davanti all’ospedale di Fondi.
domenica 2 marzo 2008
Mastrilli Giorno Sesto (parte II)
St. Patrick, Sant’ Rak e San Katalle
Scherza con i fanti ma lascia stare i santi, dice un vecchio adagio (lettra A), anche se un poker di fanti batte un tris di Santi; e appunto del tris di Santi che ha caratterizzato l’ultima giornata (nottata!!!) di lavorazione che io, Massimo, vi voglio parlare.
Il primo santo che ci ha sostentato con caffè, cappuccini, cioccolate calde è stato il locale St. Patrick, gestito con maestria e cordialità da Massimo & Ivana; non solo, ma ci ha anche dato la corrente per il computer,
l’attenzione dei suoi clienti stranieri (che al contrario dei Terracinesi sono attenti ai giovani artisti…) e molti sorrisi di incoraggiamento, che male non fanno, anzi…
Gli altri due che si sono alternati per le nostre preghiere (e non solo quelle…) sono due santi tipici, il primo di origine fondana (caro a Massimiliano) e il secondo terracinese (invocato più volte dai residenti del centro storico, felicissimi che noi gli avevamo bloccato l’accesso).
In questo clima disteso e rilassato abbiamo portato a termine le riprese con largo anticipo sulla tabella di marcia (5 minuti prima delle 5 di mattina), giusto in tempo di fare colazione con pastarelle e spumante.
Per le cose serie vi rimando al prossimo post….(sotto, n.d.r.)
Mastrilli Giorno Sesto (parte I)
Hola, sono Enrico. Finalmente (o purtroppo) oggi si sono concluse le riprese di Mastrilli (sotto l'acqua). Come al solito abbiamo finito presto (alle 5 di mattina),
ma questo non ci ha impedito di stappare lo spumante e di mangiare pastarelle dopo l'ultimo ciak ( anche se stavamo rischiando di ricevere una bella secchiata d'acqua dalla signora che abitava sopra a dove abbiamo festeggiato).
Nonostante la fatica però è stata una settimana indimenticabile e colgo l'occasione per ringraziare tutti i membri della troupe (truppa) per lo splendido lavoro svolto e per la dedizione e la pazienza avuta.
Spero solo che avrò occasione di lavorare ancora con voi sempre nel clima goliardico (...lettera G...) che si è creato. Volevo ringraziare soprattutto gli attori, in particolare Simone che si è dimostrato un professionista come al solito;
Rossella e Raffaele che da Requiescant a Mastrilli a distanza di quasi 2 anni hanno fatto un salto di qualità impressionante, i miei complimenti.
Spero solo che il prodotto finale sia all'altezza degli sforzi fatti da tutti.
Ad ogni modo il blog continuerà ad esistere e verrà aggiornato sia con video di backstage che con i progressi della postproduzione.
Menzione speciale per i turisti stranieri che ci hanno chiesto l'indirizzo del blog.
Hi Guys!
Si ringrazia anche mr Rinaldi che come al solito è venuto solo per magnare invece che lavorare.
venerdì 29 febbraio 2008
Mastrilli Giorno Quinto (parte II)
Hola,
sono Enrico. Oggi giornata di semi-riposo. Ci siamo incontrati nel pomeriggio per ripulire l'Antipapa visto che avevamo lasciato un bordello, compreso il tavolo imbrattato di sangue di cui posterò le foto in seguito. A seguire siamo andati a recuperare Mr. Rinaldi alla stazione detto il muflone che ci ha portato alcuni fari. Alle 20.30 pizza e alle 22.30 meeting all'Antipapa stavolta solo per bere (finalmente) dove ci hanno raggiunti anche Rossella e Massimo. In seguito tutti a casa di Massimiliano a rivedere il girato di questi giorni il tutto accompagnato da Rossella che sparava puttanate e Massimo che la prendeva per il culo (in senso figurato ovviamente) suscitando l'ilarità generale. Purtroppo non abbiamo foto ma solo video che verranno messi in seguito.
Mastrilli Giorno Quinto (parte I)
Una telefonata allunga la vita….
E il settimo si riposò, beato lui!
Il lui a chi mi riferisco è il capo delle tre grandi religioni monoteiste, mentre la rosicata nei suoi confronti è tutta la mia, Massimo, semplice presidente di un’associazione culturale.
Scusate il delirio sempre più evidente dei miei post ma ormai non si dorme più e la nostra settimana di passione (sempre per citare qualcuno della famiglia del lui precedente) sembra un mese lungo, lungo, dove già sappiamo che il 27 (giorno di paga, ndr) non arriverà mai.
Passiamo alle telefonate: in una mattinata che doveva essere di “riposo” psico-fisico ho ricevuto più telefonate io che le centraliniste sottopagate dei vari gestori telefonici nazional-popolari; quindi, come una moderna Co-Co-Co (Dè…il gallo aveva già cantato tre volte, anche perché Sanremo è Sanremo!) ho parlato con voce impastata ai trentadue che dall’altro capo del telefono mi credevano bello pimpante (bello pure, pure…ma pimpante!) e. dulcis in fundo, ho preso il caffè (girandolo con la forchettina di Massimiliano…): dulcis in fundo, appunto, perché la forchettina non girava una cippa e lo zucchero è rimasto in fondo.
Tutto questo per dire che anche ieri abbiamo lavorato, in un modo o in un altro, e che una telefonata allungherà pure la vita, ma fracassa veramente le castagne (per non dire marroni!).
Ps Achtung! Achtung! SCHERZOOOOOOO….sono fatto così, prendere o lasciare…come disse Rocco a Moana!!!
Mastrilli Giorno Quarto (parte II)
Hola,
sono Enrico. Stavolta abbiamo superato i nostri limiti. Venti ore di lavoro consecutive (dalle 9 alle 5 di mattina). Dopo le 22 ho visto la disperazione negli occhi degli attori: Rossella ormai dormiva sui tavoli, Simone che andava di fretta che si doveva alzare presto, Raffaele che mi scongiurava di completare la scena domani. Nonostante tutto però siamo andati avanti e abbiamo lasciato il locale alle 4,30. La parte più divertente, neanche ve lo sto a dire, è stata quella dell’omicidio, dove il povero Raffaele, ancora una volta (vedi Requiescant), non se l’è passata troppo bene.
E così tra un Ballo del Cavallo e una barzelletta di Rossella siamo arrivati alla fine della giornata.
Menzione speciale per Simone “Mastrilli” Lambertini che si è fatto due palle come una capanna per tutta la mattina.
Ecco la quotidiana posizione ovina di Riccardo:
Mastrilli Giorno Quarto (parte I)
MARCELLO “VINCENT VEGA” E LA LINGUA TROPPO LUNGA
Ciao a tutti, sono Massimo e oggi vi parlo di un personaggio che va ad aggiungersi alla carrellata mitologica delle icone del nostro tempo: Marcello detto Vincent Vega (il proprietario del Pub L’Antipapa di Fondi), come il personaggio di Pulp Fiction subito ribattezzato Pulp Funn (Cap’ d’ ju munn), proprio per le sue straordinarie doti di intrattenitore e fine dicitore;
sembrava che i dialoghi di questa giornata H24 fossero stati scritti dal buon Quentin in persona. Oltre alla disponibilità al limite del surreale (sua la brillante idea di trasformare un pezzo di Muflone muschiato in un brandello di Raffaele imbrattato…) ci ha allietato con le sue storielle all’arma bianca vissute nei peggiori pub di Bogotà. Nel mentre, i restanti esseri umani brancolavano sulle assi lignee del locale intonando improperi e cauterizzando l’aere con parole che avrebbero fatto arrossire qualunque meretrice della vicina Via Flacca (P.S. Per Rossella: se ho usato parole incomprensibili apri il tuo ormai famoso vocabolario e…gira la ruota!).
Comunque, le 4 di notte le abbiamo fatte come ormai consuetudine e, tornando nello Stato Pontificio, una sola voce rimbombava nella mia testa: stacca il telefono!!!
Mastrilli Giorno Terzo (parte II)
Hola,
sono Enrico. Anche oggi problemi a non finire perché non funzionava bene l’amba aradan audio, per cui abbiamo perso diverse ore telefonando a chiunque suonasse qualche strumento musicale alla ricerca di un cavo cannon (che poi neanche era quello il problema). Superato il problema interferenza, in un ora cara ai “lupinari”, abbiamo finalmente cominciato l’intenso e passionale dialogo tra Mastrilli ed Elisa al lume di candela splendidamente fotografato da Massimiliano.
Il problema però era rimanere seri perché quando hai sul set Riccardo, ormai soprannominato l’ovino per via della sua consueta postura, Rossella, che ogni parola che dice viene interpretata con un doppio senso, Massimo, il principale interprete di Rossella e Simone Lambertini che ci mette il carico a coppe, capirete la difficoltà a mantenere un certo contegno. A parte questo, un ringraziamento alla signora Rina che ci ha messo a disposizione la casa e che puntualmente abbiamo messo sotto sopra. Il tutto comunque è stato riccamente documentato da Daniela; a breve metteremo qualche video su youtube.
Menzione speciale ai dolci di mia madre:
Mastrilli Giorno Terzo (parte I)
La triste fine del Gatto Par De immolato da Kalle (lo svedese co’ le…cuffie)
Ciao a tutti, sono Massimo e quest’oggi vi racconto come è stato possibile mettere in una stanza 4x4 un variopinto zoo fatto da animali mitologici ormai estinti: il famoso Gatto Par De, il leopardo felice (da notare la faccia dopo “l’abbraccio” con lo svedese Kalle…),
i vari gatti neri che ormai usiamo come amuleti e i pinguini albini, abbronzatisi con le magiche luci di Massimiliano.
Se le riprese sono state incentrate tutte sul dialogo fra Mastrilli (un irriconoscibile Simone Lambertini, con 20 chili in meno)
e la sua amata Elisa (una provocante Rossella Caiani, in pose sempre più sexy)
il dietro le quinte sembrava uno di quei film boccacceschi a firma di Federico Fellini: Riccardo “Kalle” in posizione ovina ha rischiato più volte di fare la fine del Gatto Par De,
anche perché fra le finestre chiuse, le luci da milioni di watt(elapjander) e cinque maschi (compreso il pupazzo di un cane) chiusi in gabbia non sarebbe stato felice neanche Cristiano Malgioglio.
Da sottolineare anche le ciocie firmate Adidas del buon Lambertini
e il maglioncino viola di Daniela (anche lei a cavallo del Gatto Par De).
A concludere la serata (ma che dico serata, nottata…erano le 3 di notte, cribbio!) ci ha pensato un sano e nutriente cappuccino con saccottino, preso il quale ci siamo dati il bacetto della buona notte e l’arrivederci a domani mattina…cioè fra due o tre ore!!!
martedì 26 febbraio 2008
Mastrilli Giorno Secondo (parte II)
Hola,
sono Enrico. Oggi (ieri per chi legge) è stata una giornata strana. Mi sveglio con un messaggio di Masimo
che mi annuncia che siamo usciti su ben 2 giornali (locali) di cui uno in prima pagina
nella sezione "Terracina" (siamo stati l'evento più importante accaduto a Terracina
ieri evidentemente). Ricca colazione, mi vesto e vado a depredare tutte le edicole nel
raggio di 3 chilometri (ogni parente-conoscente-amico voleva una copia del giornale).
Appuntamento con la troupe ad un parcheggio e partiamo alla volta della casa della
signora Iolanda (che non è la figlia del corsaro nero) la quale ci rimette a
disposizione la sua casa (era già stata usata per Requiescant). Poco dopo arrivano gli
attori (grandi e piccoli). Io e Massimiliano facciamo il punto della situazione storyboard alla mano.
Tutto sembrava andare per il meglio quando all'improvviso,
proprio quando ci stavamo illudendo di aver sconfitto la legge di Murphy, ecco
subentrare uno dei mali mortali del terzo millennio: la fretta. Un membro del cast ci
comunica senza preavviso che tra poco tempo se ne sarebbe andato perchè aveva da fare.
Ora, potrei stare qui a raccontarvi tutta la lunga serie di problemi che a cascata si
sono susseguiti a causa di questo fatto (che comunque si sono sommati a quelli soliti
che ci sono di routine) ma non lo farò perchè Massimo ha scattato questa foto che vale
più di mille parole e che descrive alla perfezione la tragicità della di quei momenti:
Ad ogni modo menzione speciale merita il signor Cesare (alias Il Nonno) che ha
stemperato questi attimi di delirio generale raccontando per tutto il tempo storie
terracinesi su ogni personaggio vissuto dal 1700 a oggi (ha raccontato anche storie su
mio nonno delle quali neanche io ne ero a conoscenza).
Dopo questa giornata pesantissima dal punto di vista psicologico abbiamo deciso di
andarci a fare una birra a L'Antipapa a Fondi, il locale dove gireremo l'omicidio che
compirà Mastrilli ai danni di Pietro. Voi direte: "Si saranno riposati...". Ci siamo
messi a lavorare anche lì. Ci siamo messi a pianificare le inquadrature e a spostare
tavoli sotto gli occhi delle persone incredule.
Tuttavia qusto ci ha permesso di vedere alcune cose sotto un altro punto di vista ed
inoltre abbiamo fatto la conoscenza del padrone del locale che è una persona con uno
spessore intellettuale che farebbe invidia a Steven Hawkings ma che ti spiega le cose
come farebbe Er Monnezza dei tempi doro. Una persona che se insegnasse nelle
università italiane, il nostro paese sarebbe un posto migliore.
Mastrilli Giorno Secondo (parte I)
domenica 24 febbraio 2008
Mastrilli Giorno Primo ( parte II )
Hola,
sono Enrico.
Volevo solo ringraziare tutti per il lavoro svolto oggi, in particolare a mio padre in primis, a Daniela che ha fatto un servizio di backstage impareggiabile (sei la number one) e a Riccardo che era venuto per l'audio ed invece è diventato operatore di gru. Ah dimenticavo la nostra costumista Ivana che ci è stata appresso tutto il giorno e che ci ha fornito gli splendidi vestiti di Elisa in tempo record.
Poi. Sarò un romantico ma il clima che si crea sulla scena in queste occasioni difficilmente esiste anche nelle grandi produzioni. La signora Agnesina che ci regala le ciambelle, vecchietti che bloccano il traffico mentre giriamo e addirittura un signore sulla settantina (mai visto prima) che mi ha prestato un 33 giri di 40 anni fa intitolato "Tutta a vita di Turi Giuliano (cantato in italiano)", un'altro brigante dell'epoca d'oro, sono cose che non succedono in quel di Hollywood.
E a tal proposito posso tranquillamente affermare, tra le altre cose, che ci sono più movimenti di macchina nella scena che abbiamo girato oggi che nelle grosse produzioni italiane degli ultimi 15 anni. Ho detto tutto.
P.S. Domani esce un'articolo su di noi su Latina Oggi e (credo) anche su La Provincia. Check it out.
P.P.S. Rossella sei la mejo
P.P.P.S. A' Massimo, ma nun me rompe er c.... Scherzo. Latte e caffè, barba e bidet e sto giù al portone.
Mastrilli Giorno Primo ( parte I )
Ciao a tutti,
Daniela e il suo terzo occhio ci immortalano (senza farci troppo male);
l'abito non farà il monaco ma Rossella sembra proprio una donna del '700;
Massimiliano fiat lux;
Riccardo fa i pesi;
io ed Enrico blindiamo il centro storico con il nastro biancorosso (niente di politico, per carità!);
le macchine clacsano e gli autisti imprecano (l'autorità della carta bollata è andata a farsi benedire...la messa era cento metri più su!);
Piccioni che defecano più del loro peso;
una signora che ha cominciato a cucinare alle nove di mattina e il profumo che invade i nostri stomaci vuoti;
il dolly fatto in casa meglio di quelli professionali (soprattutto più economico...meno che per Massimiliano);
Rossella che combatte col velo;
Mimmo (il papà di Enrico) prende appunti sui panini;
la signora Agnesina ci offre le ciambelle di magro che Daniela finisce in un click (scherzo...hihihi);
l'altra signora che ci offre il caffè; il gatto nero che ci perseguita fin sulle mura; il vecchietto che è stato con noi tutto il giorno; le signore che si parlavano da balcone a balcone chiedendo: "quale attore famoso ci sta?"; il ciambellone di Daniela (non è brava solo a fare le foto....); le inquadrature feticiste dei piedi di Rossella stile Tarantino; le risate e la stanchezza ('azz....so' già le 18!!!!)....domani è un altro giorno (di riprese)....alla faccia di Rossella...O' Hara....