Finalmente è possibile guardare il cortometraggio "Mastrilli" in versione integrale! Clicca QUI per vederlo!
giovedì 29 marzo 2012
martedì 26 agosto 2008
TRAILER: frammenti di un film in divenire
Ben ritrovati, amici di Mastrilli!
Il vostro Massimo Lerose vi riapre le porte del blog dopo mesi di silenzio in cui la truppa ha lavorato alla postproduzione del nostro beneamato film. E lo faccio ora che abbiamo qualcosa di concreto in mano: il trailer di Mastrilli è on line!!!
Se per un lungometraggio ci sono varie lunghezze di trailer, comunque non superiori ai 3 minuti, per un cortometraggio come Mastrilli, la cui durata non sveliamo per ovvie ragioni di Segreto di Stato, il trailer che il nostro regista Enrico Tribuzio ha preparato supera di poco il minuto.
La domanda nasce spontanea: può un video di circa un minuto incuriosire il pubblico ed esaltare nel contempo le qualità del girato e della storia? La risposta naturalmente me la dovete dare voi, lasciando un commento dopo che avrete visto il trailer. Per conto mio, posso dirvi che l’ho visto (come dice Enrico) in anteprima mondiale, adottando la tecnica che uso quando devo rileggere quello che scrivo (che sia un romanzo, una sceneggiatura o la lista della spesa): mi sono estraniato, dimenticando tutto quello che so, e ho immerso i miei sensi nella visione.
Risultato: se fossi uno spettatore disinteressato lo andrei a vedere; poche ma attraenti parole, immagini intriganti (e professionali, aggiungerei) e musica avvolgente. Tutto quello che chiedo quando vado a vedere un film al cinema, e in questi tempi bui pieni di Moccia e Mocciosi non è poco!
Guarda il trailer
lunedì 12 maggio 2008
RITRATTI: Massimo Lerose, sceneggiatore, jolly.
Squillino i tamburi, rullino le trombe (o era il contrario?), dopo essersi fatto il mazzo a fare i ritratti di tutti è arrivato anche il suo turno. Sono Enrico e sto per raccontarvi l'elemento chiave che mancava nella nostra troupe (truppa).
Circa un anno fa Massimo venne a casa mia portandomi delle riprese disastrate fatte in fretta e furia per un cortometraggio chiedendomi di salvarlo dai marroni liquidi in cui stava per annegare. In parte lo feci, ma quello che è più importante è che nei due giorni in cui ho svolto il lavoro lo conobbi più a fondo. La scintilla è scoccata (professionalmente parlando) quando riconobbe, senza leggere il nome, la faccia dell'attore Telly Savalas su un dvd che avevo sulla scrivania. Da lì ho capito che quello che mancava a me e Massimiliano nei nostri corti era una persona che si intendesse di cinema in senso letterario. E, tra l'altro, in quei giorni, mentre discorrevamo sui bei tempi andati del cinema popolare italiano, è nata anche l'idea di C-Movie.
Da qui a “scritturarlo” per Mastrilli il passo è stato breve. Oltre al fine lavoro in fase di sceneggiatura, il nostro beniamino ci ha dato una mano incalcolabile sul set. In primis, essendo una persona diplomatica, era l'unico che potesse trattare con la gente che buttava giù le transenne quando giravamo a Terracina alta (qualsiasi altra persona al posto suo avrebbe usato il cric della macchina invece di parlare). Poi, poiché è una persona esperta di cinema, ci dava dei consigli preziosi sul set. Ed infine perché quando attacca a fare battute (data la sua anima da cabarettista) c'era da cappotarsi dalle risate.
Diciamo che con lui il nostro team di lavoro può considerarsi completo. E' una persona seria e scrupolosa ma soprattutto piena di idee. Sicuramente il nostro sodalizio si protrarrà per molto e molto tempo.
Tuttavia a me piace ricordarlo così:
mercoledì 30 aprile 2008
RITRATTI: Cesare De Prosperis, Attore
Massimo Lerose chiama pianeta blog!!! Chiamo a raccolta tutte le forze del bene perché il personaggio di cui mi accingo a fare il ritratto ha quel non so che di “mitico”.
Cesare De Prosperis è un personaggio tanto atipico nel panorama culturale pontino quanto classico: non fa l’attore di professione ma ha girato più film lui che noi giovani del set messi insieme; ha le classiche caratteristiche dell’attore cinematografico, cioè per niente teatrale, ma vero; è un caratterista che poteva figurare negli spaghetti western quanto nei peplum, con quella sua “faccia di roccia” segnata dal tempo e dall’esperienza.
Ama raccontare storie, le sue storie, farcite di quel novanta per cento di cruda realtà e quel dieci di fantasia, tipico degli aedi. Sul set la sua presenza è sempre coagulante; la sua risata ci ha seppellito più volte sotto i macigni del lavoro, facendo trapassare sempre quel raggio di sole che la vista offuscata dalla stanchezza tende a non vedere.
Se fosse ancora in vita il nostro caro Sergio Leone, gli darebbe un sigaro e griderebbe: “Azione!”
giovedì 17 aprile 2008
RITRATTI: Ivana Dei Giudici, Costumista
Oggi il vostro Massimo Lerose vi presenta un ritratto insolito, quello della nostra costumista.
Vado subito a spiegare la parola “insolito” che potrebbe fuorviare qualcuno; in questo caso è usta in senso positivo, molto positivo.
Di solito il lavoro della Costumista viene fatto in fase di pre-produzione, soprattutto quando si tratta, come nel nostro caso, di un film “in costume”. La nostra Ivana ha sì preso le misure degli attori e confezionato degli splendidi costumi d’epoca, ma ha fatto a mio parere molto di più: è stata presente sul set a tempo pieno, non solo prodigandosi ad aiutare gli attori a vestire i panni non proprio comodi dei rispettivi personaggi, ma anche facendo qualunque altro lavoretto saltasse fuori all’improvviso scombinando i piani perfezionisti della Produzione.
Non si è mai tirata indietro, neanche a notte fonda, quando il suo lavoro era bello e finito da un pezzo; ha fatto parte integrante della troupe non facendo mai mancare il supporto morale e quelle risate spontanee “esplosive” che ogni tanto riempivano i silenzi meditabondi del regista intento a cercare la giusta inquadratura.
lunedì 7 aprile 2008
RITRATTI: Raffaele D’Ausilio, Attore
Altro giro! Altra Corsa! E soprattutto…altro Attore.
Utilizzo la A maiuscola per presentarvi Raffaele D’Ausilio per le seguenti ragioni: Raffaele è giovanissimo ma è un vero attore, nel senso che (giustamente) ha studiato, ha dato a quella sua faccia da ragazzo bello e maledetto gli strumenti giusti per non passare alla storia come un qualunque tronista (perdonate la parolaccia!), ma da attore, attore vero, che studia, soffre, lavora, suda.
Ho notato con piacere la dedizione con la quale si è calato nel difficile ruolo del co-protagonista, non mancando mai di suggerire spunti interessanti per il suo personaggio: tic, nevrosi, sguardi, movimenti.
Non si è sottratto al durissimo e lunghissimo lavoro, anzi, ha voluto rifare alcuni ciak che secondo lui poteva interpretare meglio, nonostante fosse notte inoltrata e si stesse lavorando da quasi 24 ore.
A mio modestissimo avviso, ed è un suggerimento che spero voglia accettare da uno che si sente un fratello maggiore, deve limare l’eccessivo manierismo che a volte trapela nelle sue battute, forse ancora troppo legate al teatro, ma ha tempo e modo per, non solo limare, ma anche piallare, segare e costruire una carriera da Attore, con la A maiuscola.