Squillino i tamburi, rullino le trombe (o era il contrario?), dopo essersi fatto il mazzo a fare i ritratti di tutti è arrivato anche il suo turno. Sono Enrico e sto per raccontarvi l'elemento chiave che mancava nella nostra troupe (truppa).
Circa un anno fa Massimo venne a casa mia portandomi delle riprese disastrate fatte in fretta e furia per un cortometraggio chiedendomi di salvarlo dai marroni liquidi in cui stava per annegare. In parte lo feci, ma quello che è più importante è che nei due giorni in cui ho svolto il lavoro lo conobbi più a fondo. La scintilla è scoccata (professionalmente parlando) quando riconobbe, senza leggere il nome, la faccia dell'attore Telly Savalas su un dvd che avevo sulla scrivania. Da lì ho capito che quello che mancava a me e Massimiliano nei nostri corti era una persona che si intendesse di cinema in senso letterario. E, tra l'altro, in quei giorni, mentre discorrevamo sui bei tempi andati del cinema popolare italiano, è nata anche l'idea di C-Movie.
Da qui a “scritturarlo” per Mastrilli il passo è stato breve. Oltre al fine lavoro in fase di sceneggiatura, il nostro beniamino ci ha dato una mano incalcolabile sul set. In primis, essendo una persona diplomatica, era l'unico che potesse trattare con la gente che buttava giù le transenne quando giravamo a Terracina alta (qualsiasi altra persona al posto suo avrebbe usato il cric della macchina invece di parlare). Poi, poiché è una persona esperta di cinema, ci dava dei consigli preziosi sul set. Ed infine perché quando attacca a fare battute (data la sua anima da cabarettista) c'era da cappotarsi dalle risate.
Diciamo che con lui il nostro team di lavoro può considerarsi completo. E' una persona seria e scrupolosa ma soprattutto piena di idee. Sicuramente il nostro sodalizio si protrarrà per molto e molto tempo.
Tuttavia a me piace ricordarlo così: